Area Infanzia e Famiglia

Lo stesso tipo di approccio si adatta anche a quelle situazioni in cui ad essere portatore del disagio è un bambino; egli a differenza dell’adulto non è in grado di verbalizzare il suo malessere e di conseguenza in questi casi si tratta di individuare un metodo di comunicazione alternativo.
Via maestra per interagire con i bambini, anche con quelli di età molto piccola, è sicuramente l’uso del gioco; solo giocando insieme ai bambini è possibile permettere loro di aprirsi in modo più o meno esplicito e di comunicare le varie forme di disagio che stanno attraversando. Lavorare con un bambino significa evidentemente instaurare un ottimo rapporto di collaborazione e fiducia con la famiglia; questo per due motivi principali. In primo luogo perché la famiglia rappresenta il principale ambiente di crescita e sviluppo sociale del bambino, in seconda istanza perché ci sono situazioni in cui attraverso una manifestazione di disagio nel bambino, si risale a problematiche molto importanti anche a carico di altri componenti della famiglia che hanno necessità di essere accolte.

E’ fondamentale osservare il comportamento del bambino per capire se qualcosa non va; la sua immaturità mentale non gli consente di esprimere verbalmente il disagio che sta attraversando e dunque tenta di comunicarlo in altri modi: manifestazioni di aggressività, paure immotivate, tendenza all’isolamento, difficoltà legate al sonno o all’alimentazione. 
Il riconoscimento di tali modificazioni del comportamento infantile rappresenta un passo importante verso l’accoglienza del disagio che il bambino tenta di manifestare, e permette alla famiglia di avviare un percorso di sostegno assieme allo psicologo.